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Si va al Vinitaly guardando all’export
Economia

Si va al Vinitaly guardando all’export

In terra veneta il Piemonte si presenta con una squadra e con dei numeri che lo rendono grande protagonista del mondo vinicolo italiano. Tutto è pronto per l'apertura di Vinitaly, la più grande

In terra veneta il Piemonte si presenta con una squadra e con dei numeri che lo rendono grande protagonista del mondo vinicolo italiano. Tutto è pronto per l'apertura di Vinitaly, la più grande rassegna vinicola italiana ospitata a Verona da oggi (domenica) a mercoledì.

Nonostante una crisi perdurante che morde ogni settore della società, il vino italiano rimane una delle voci di export non solo in attivo, ma in crescita, seppur con margini ridotti: nel 2014 il valore del vino venduto all'estero ha superato i 5 miliardi di euro, con un + 1,2% rispetto all'anno precedente. Di questo "fiume" di vino verso l'estero, una parte importante viene prodotta proprio in Piemonte, regione con 18 docg e 42 doc. Un quinto del valore del comparto vino italiano esportato è registrato in Piemonte che vende il 60% del vino prodotto. Quali i vini più esportati? In testa l'Asti docg con 56 milioni di bottiglie seguite dai 18,2 milioni di bottiglie di Moscato, 9 milioni di bottiglie di Barolo, 2,7 milioni di Barbaresco, 12 milioni di bottiglie di Barbera d'Asti. Non a caso, i vini più venduti e conosciuti sulle tavole estere, sono anche gli stessi che si sono visti riconoscere l'estate scorsa il prestigiosissimo fregio di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco che ha premiato i paesaggi vitivinicoli nei quali vengono prodotti.

Al Vinitaly il Piemonte sarà presente con 600 espositori, circa il 14% del totale, con una accresciuta consapevolezza dell'importanza di fare squadra e di poter "spendere" il nome Piemonte come fosse un marchio riconosciuto e apprezzato da chi fa cerca il buon bere e il buon mangiare. Quest'anno il Piemonte, oltre a presentarsi forte del riconoscimento Unesco, può vantare anche fra le sue fila la prescelta per la medaglia Cangrande, conferita dalla fiera di Verona ogni anno ai benemeriti della vitivinicoltura: si tratta di Maria Teresa Mascarello di barolo, piccola produttrice di grandi vini piemontesi. Un modo anche per ricordare e premiare le tante donne del vino. «I nostri vino costituiscono una grande risorsa economica e un simbolo del made in Italy e made in Piemonte – ha commentato l'assessore all'agricoltura Giorgio Ferrero – e la Regione è fortemente impegnata nel sostegno di tale virtuoso processo. Daremo continuità a tale sostegno negli interventi in fase di definizione del Psr 2014-2020 che si affiancherà a quello in atto con l'Ocm Vino per il quale, nel 2015 sono previsti investimenti per circa 20 milioni di euro».

Della scelta di partecipazione collettiva allo stand Piemonte parla Giorgio Bosticco, presidente di Piemonte Land of Perfection, il superconsorzio di promozione che raggruppa i principali consorzi di vino – Uniti siamo un territorio e un'economia più forte. Questo è il ruolo di Piemont eLand: fare sistema ottimizzando le risorse a disposizione con progetti comuni e condivisi».

Daniela Peira

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